ESSERE MA ANCHE NO

venerdì 12 aprile 2013

Salone del Mobile: l'incredibile, l'illusione e il MinkiaFigata, ma con cappello



Settimana dal Salone del Mobile a Milano. Settimana del Fuorisalone a Milano. Io di design, assemblamenti, arredamenti, materiali, taglia&cuci ect…ect..non ne capisco molto. Sono onesta, sono una di quelle mediocri ragazzacce che il Salone non l’hanno mai visto, e del Fuorisalone, alla fine, frequentano solo zona Tortona e la festa finale di chiusura.
Io al Fuorisalone ci vado solo per tre motivi: i colori (delle cose, della gente, degli ambienti), i personaggi che si incontrano, e qualche aperitivo “aggratis”, salvo rischiare di bersi il liquido utile per una performance artistica durante un buffet presso lo showroom di un architetto giapponese. Quella volta non andò molto bene, era l’anno scorso. Ma se metti una caraffa con del liquido rosso su un tavolo con il buffet, dico io, posso immaginare che ti serve per la performance? O me ne verso un bicchiere perché mi sembra il classico analcolico da aperitivo? La ragazza in kimono mi fermò in tempo, la vergogna fu tanta. Presi una manciata di caramelline e me ne andai. Anche con le caremelline non andò molto bene, soprattutto quando la mia vicina, a cui le avevo regalate, mi minacciò di denuncia per tentato omicidio. Ebbene si,  le caramelline rotonde e rosa era palline di nafta per armadi.
Un disastro insomma.
La stravaganza delle persone mi piace un sacco. Una marea di gente affolla le strade (ovviamente mi riferisco sempre solo a via Tortona ahaha), e alle persone più creative ed egocentriche si mischiano gli studenti in cazzeggio, gli appassionati veri, quelli che passano per caso, gli hipster, gli artisti, i giornalisti, gli emergenti, quelli che “non posso mancare” (tipo me), e i promoter (arriverà il momento in cui quelli di RedBull tireranno una lattina in faccia a qualcuno con la loro esuberanza). Persone diverse, accomunate tutte da una sola e irrinunciabile cosa: la passione per il design?!No, il cappello. In Zona Tortona 2/3 hanno il cappello, sempre!
Il Salone del Mobile è anche il Salone dell’Incredibile, diciamocelo.
Tu credi che un cesso sia un cesso e basta, un buco,la tazza. E invece al Fuorisalone scopri che esistono infinite varietà di cessi e la cosa meravigliosa è che la cacca si fa sempre nello stesso modo. Quello che cambia è quanto una persona sarebbe in grado di spendere per la sua cacca.
Il Salone del Mobile è anche il Salone dell’Illusione, diciamocelo.
Letti fantastici, orologi giganti, caffettiere supertecnologiche, poltrone dal confort originale e tessuti incredibili. Insomma, quante volte ho arredato la mia casa immaginaria. “Un giorno tutto questo sarà tuo”- diceva qualcuno di famoso. “Peccato che quel giorno non arriverà mai”- aggiungo io. Bello illudersi, forse per comprare quella poltrona non devo vendere solo il mio rene, ma anche quelli di tutta la mia famiglia.
Il Salone del Mobile è anche il Salone del MinkiaFigata.
“Oh al Just Cavalli c’è Frodgerfield!”; “Non puoi capire chi espone al Superstudio? Il grande Cruisetroning!”; “No vabbè ma Jonatan Croxi all’Elita?”; “ Domani non puoi perdere lo spettacolo di Zoegrumminton a Lambrate”. Io dico si, sempre. Mi giro a testa bassa e me ne vado con il mio cappello di ignoranza.
Ovviamente il Salone è molto di più. E’ molto.
Forso troppo per me. Mi giro e me ne vado va. 

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