ESSERE MA ANCHE NO

martedì 16 aprile 2013

Il mio Fuorisalone nel piatto: rondelle e Puglia a gogò, Sciamune Giotto!



La settimana del Salone del Mobile di Milano si è chiusa. Quello che mi porto a casa ho deciso di non scriverlo, anche perché si ridurrebbe a birre, traffico malefico e la rievocazione di una mummia viziata, egocentrica e pure rompi cazzo. Quello che di buono ho visto l’ho trasformato in un piatto ispirato alla forma che l’ha fatta da padrone in questo fuori salone, il cerchio, e a “quella cosa che devo assolutamente andare a vedere perché fa parte del mio DNA”, la mostra sui talenti della Puglia in Triennale. 
Quindi ecco a voi: Sciamune Giotto (mena mè)!

Sbatti: 20 minuti

Cosa serve:
-orecchiette
-una zucchina
-salsiccia stagionata piccante (io ho usato quella silana)
-cipolla
-pecorino grattugiato
-vino rosso
-olio, sale

Come fare: Prendere una padella, riempire il fondo di olio d’oliva e mettere a soffriggere una buona quantità di cipolla a spicchi con la zucchina fatta a rondelle. Nel frattempo mettere l’acqua per la pasta, salare e buttare le orecchiette. Quando le nostre care zucchine saranno a buon punto di cottura, quindi ben dorate, morbide ma ancora rotonde rotondisssssssime, aggiungo la salsiccia piccante fatta a pezzettini (non troppo piccoli) e se il tutto vi sembra troppo asciutto, sfumate con un po’ di vino rosso. Lasciate andare con coperchio per almeno 3-4 minuti. Scolate le orecchiette e buttatele nelle nostra padella con tutto il resto. In ultimo aggiungere una spolverata di pecorino. Beh non ci crederete ma ogni presupposto iniziale sarà rispettato: tanti cerchi da Zona Tortona, anche in 3d, e l’inevitabile Puglia nel nostro piatto.

Highlights: Papille gustative a mille e piccante che non guasta.

Cosa non riferei: No alle orecchiette comprate! Ovviamente le orecchiette fatte in casa hanno tutt’altro spessore e  soprattutto sapore. Se non vi piacciono i sapori forti evitate il pecorino alla fine, mentre se non mangiate il piccante cambiate pure ricetta perché questa così va alla perfezione, al massimo moderate la “piccantezza” con una salsiccia più adeguata al vostro palato ma che deve essere comunque piccante.

Cosa so da oggi: La sostanza chimica che determina la sensazione definita "piccante" è costituita da una miscela di vari alcaloidi, e la sensazione di sentirsi "la bocca in fiamme"  non è reale, nel senso che non si ha un reale aumento di temperatura nella nostra bocca. La Capsaicina interagisce semplicemente con alcuni termorecettori presenti nella bocca e li fa "scattare" come se ci fosse un reale aumento di temperatura nella nostra bocca e quindi il cervello ci dà il segnale di "bruciore". Per placare questo “bruciore” il rimedio migliore è bere del latte o mangiare del pane.



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